UMHEIMLICH (2007)

Video installazione + cemento e scooter bruciato

Questa video installazione è stato il primo esperimento dell’artista nell’ambito della video arte. L’opera è stata esposta nella mostra Nuove Generazioni al Castello San Giorgio a La Spezia curata da Enrico Formica.
“La dimensione pittorica che ha sempre caratterizzato il lavoro di Eleonora Rossi, si accompagna oggi ad esperimenti installativi, ricevendo stimoli soprattutto dai luoghi con i quali  l’artista entra in contatto. Le tenebre del castello accolgono dunque un’installazione complessa e multimediale in cui, come nel concetto freudiano del titolo, cose e figure diventano irriconoscibili e danno vita ad atmosfere inquietanti il cui elemento perturbante è il fatto che si tratti di oggetti e visioni una volta reali e familiari, che si travestono e ci spaventano perché la loro estraneità non è totale, è mescolata con ciò che amiamo e che ci serve. E non è una metafora, che assegna agli oggetti significati nuovi e spiazzanti delocalizzandoli, travestendoli, nascondendoli?” Enrico Formica

Video installation + cement and burnt scooter
This video installation was the artist’s first experiment in the field of video art. The work was exhibited in the New Generation an exhibition at the San Giorgio Castle in La Spezia curated by Enrico Formica.

“The pictorial dimension that has always characterized Eleonora Rossi’s work, is now accompanied by video installation experiments, receiving stimuli above all from the places the artist comes into contact with. The darkness of the castle therefore welcomes a complex and multimedia installation in which, as in the Freudian concept of the title, things and figures become unrecognizable and give life to disturbing atmospheres whose disturbing element is the fact that they are once real objects and visions and familiar, who disguise themselves and frighten us because their extraneousness is not total, it is mixed with what we love and need. And isn’t it a metaphor, which assigns new and unsettling meanings to objects by relocating them, disguising them, hiding them?” Enrico Formica